SPORT

VERDETTO: In quanto ambito culturale e sociale che, pur promuovendo valori positivi come impegno, disciplina e competizione, LEGITTIMA e NORMALIZZA lo sfruttamento animale a fini ludici e spettacolari, il Settore Sportivo e Competitivo con Animali SI RENDE COLPEVOLE di:

  • Negare agli animali non-umani la soggettività, la dignità, e il diritto a non essere strumentalizzati per il divertimento umano.
  • Legittimare e normalizzare lo sfruttamento animale nelle pratiche sportive, attraverso competizioni cruente e incruente, utilizzo di animali come "attrezzi" o "partner" forzati, e spettacoli specisti.
  • Alimentare lo specismo nella cultura popolare, diffondendo l'idea che gli animali siano a disposizione degli umani per il loro svago e intrattenimento, senza alcuna considerazione etica.
  • Ostacolare la diffusione del veganismo e di una cultura del divertimento etico e del rispetto per tutte le forme di vita, promuovendo un modello di sport e spettacolo specista e anacronistico.
  • Danneggiare la sensibilità etica della società nel suo complesso, banalizzando la sofferenza animale e normalizzando comportamenti specisti anche in ambito ludico e ricreativo.

 

MOTIVAZIONI

  1. TRASMUTAZIONE DELLA SOFFERENZA ANIMALE IN SPETTACOLO SPECISTA (Nelle Pratiche Cruente e Incruente):
  • PRATICHE CRUENTE (dove la violenza e la sofferenza sono ESPLICITE e DIRETTE):
    • Combattimenti tra Animali: Spettacolo Clandestino della Cruenta Violenza Criminale: I combattimenti tra animali, come i combattimenti tra cani, trasformano la cruenta violenza criminale, la sofferenza indicibile, e la morte degli animali in un macabro spettacolo clandestino per un pubblico perverso e specista, alimentando un circuito criminale di sfruttamento, maltrattamento, e crudeltà indicibili nei confronti degli animali, e rappresentando l'apice più degradante e abominevole dello specismo nel settore dello spettacolo e del divertimento. 
    • Rodei e Competizioni con Tori e Bovini: Spettacolo della Violenza e del Maltrattamento: I rodei e le competizioni con tori e bovini trasformano la violenza, il maltrattamento, e la crudeltà inflitti agli animali in un evento spettacolare e adrenalinico per gli umani, banalizzando la sofferenza animale, glorificando la violenza, e trasmettendo un messaggio profondamente diseducativo e specista alla società. 
  • PRATICHE INCRUENTE (dove la violenza e la sofferenza sono MENO ESPLICITE e PIÙ MASCHERATE, MA COMUNQUE PRESENTI e INTRINSECHE allo sfruttamento animale):
    • Corse di Cavalli e Trotto: Spettacolo della Sfruttamento e dell'Affanno: La spettacolarizzazione delle corse di cavalli e del trotto trasforma l'affanno, la fatica, e lo stress degli animali in un evento sportivo e ludico per gli umani, occultando la realtà dello sfruttamento intensivo, delle pratiche dopanti, e dei rischi per la salute e il benessere dei cavalli, dietro la facciata luccicante del divertimento e dello spettacolo specista. 
    • Competizioni Canine: Spettacolo della Costrizione e dell'Obbedienza Forzata: Le competizioni canine, come l'agility dog, il canicross, lo sleddog, e altre discipline competitive, trasformano la costrizione, l'addestramento forzato, e lo stress degli animali in uno spettacolo di obbedienza e performance per gli umani, nascondendo la potenziale sofferenza psicologica e fisica inflitta ai cani, e promuovendo un modello di rapporto uomo-animale basato sul dominio e sullo sfruttamento specista. 
    • Palii e Competizioni Similari: Spettacolo dell'Anacronismo e della Crudeltà Tradizionalista: I palii e le competizioni similari con animali trasformano pratiche anacronistiche e crudeli in eventi folkloristici e turistici, utilizzando la tradizione come maschera per occultare lo sfruttamento, il maltrattamento, e la sofferenza inflitti agli animali, e perpetuando un modello culturale specista e violento che andrebbe invece superato e condannato. 
    • Sport Equestri Competitivi: Spettacolo dell'Eleganza Forzata e del Dominio Raffinato: Gli sport equestri competitivi, come il salto ostacoli, il dressage, i concorsi completi, e il polo, trasformano l'eleganza forzata, il dominio raffinato, e la performance atletica ottenuta a spese del benessere animale in uno spettacolo per un pubblico elitario e specista, nascondendo le pratiche coercitive, lo stress, e le pressioni eccessive a cui sono sottoposti i cavalli, e legittimando un modello di rapporto uomo-animale basato sul dominio e sullo sfruttamento sofisticato e mascherato. 
    • Altre Competizioni e Sport Specisti: Spettacolo Diffuso e Normalizzato dello Sfruttamento Animale: Numerose altre competizioni e sport specisti, pur essendo magari meno visibili e spettacolari delle pratiche più estreme sopra citate, contribuiscono comunque a normalizzare lo sfruttamento animale nel contesto del divertimento e dello spettacolo, trasmettendo un messaggio diseducativo e specista alla società nel suo complesso. 
  1. VIOLAZIONE DELLA BIODIGNITÀ ANIMALE E DIFFUSIONE DI UN MESSAGGIO DIS-EDUCATIVO ALLA SOCIETÀ NEL CONTESTO DELLO SPETTACOLO SPECISTA (Nelle Pratiche Cruente e Incruente):

Il Settore Sportivo e Competitivo con Animali, con la sua trasmutazione della sofferenza animale in spettacolo specista, si rende colpevole di VIOLAZIONE DELLA BIODIGNITÀ ANIMALE E DI DIFFUSIONE DI UN MESSAGGIO DIS-EDUCATIVO ALLA SOCIETÀ NEL CONTESTO DELLO SPETTACOLO SPECISTA, trasmettendo un modello culturale basato sull'insensibilità, sull'indifferenza etica, e sul disprezzo per la vita animale, anche e soprattutto in un ambito che, come quello dello spettacolo e del divertimento, dovrebbe invece promuovere valori positivi, rispettosi, ed empatici nei confronti di tutti gli esseri viventi, umani e non umani. Questo danno culturale immenso e incalcolabile si manifesta in PRATICHE SIA CRUENTE CHE INCRUENTE:

  • Nelle Pratiche Cruente e Incruente, l'Assuefazione alla Sofferenza Animale è SEMPRE INAPPELLABILE: La ripetuta esposizione del pubblico specista a spettacoli che banalizzano, minimizzano, o addirittura glorificano la sofferenza animale, contribuisce a creare una pericolosa assuefazione alla sofferenza altrui, rendendo i cittadini meno sensibili al dolore animale, meno empatici nei confronti delle vittime innocenti dello specismo, e meno propensi ad agire per la giustizia animale. 
  • Nelle Pratiche Cruente e Incruente, la Normalizzazione della Violenza Specista è SEMPRE INAPPELLABILE: La diffusione capillare di modelli culturali e sportivi basati sulla violenza, sullo sfruttamento, e sull'oggettivizzazione animale, contribuisce a normalizzare la violenza specista nella società, legittimando pratiche crudeli e inaccettabili, e ostacolando un’evoluzione della coscienza etica e un cambiamento culturale profondo nel rapporto uomo-animale. 
  • Nelle Pratiche Cruente e Incruente, il Disincentivo all'Empatia e alla Compassione è SEMPRE INAPPELLABILE: La spettacolarizzazione della sofferenza animale e la sua trasformazione in intrattenimento diseducativo, rappresentano un potente disincentivo allo sviluppo dell'empatia e della compassione nei confronti degli animali, allontanando i cittadini dalla possibilità di riconoscere la soggettività morale degli animali, di percepire la loro intrinseca dignità, e di sviluppare un rapporto di rispetto e di solidarietà nei loro confronti. 
  • Nelle Pratiche Cruente e Incruente, il Danneggiamento Etico e Spirituale della Società è SEMPRE INAPPELLABILE: Il messaggio specista e violento trasmesso dal settore dello spettacolo sportivo con animali, danneggia profondamente il tessuto etico e spirituale della società, corrompendo i valori umani fondamentali, minando le basi di una cultura del rispetto per la Vita in tutte le sue forme, e allontanando l'umanità dalla possibilità di realizzare il suo pieno potenziale di civiltà e di compassione.