MEDICINA

VERDETTO: in quanto sistema professionale di cura della salute umana che troppo spesso nega o ignora la sofferenza animale, si rende colpevole di:

  • complicità con l'industria farmaceutica e la vivisezione
  • normalizzazione della sperimentazione animale nella ricerca
  • prioritizzazione antropocentrica della salute umana sulla biodignità animale
  • mancanza di trasparenza e controllo etico nella ricerca animale
  • inerzia nel promuovere alternative etiche alla sperimentazione animale
  • colpevole inerzia nel promuovere la "Medicina One Health" e campagne di prevenzione etica e antispecista, specialmente in ambito alimentare

 

MOTIVAZIONI:

La Medicina, in quanto sistema professionale di cura della salute umana che troppo spesso nega o ignora la sofferenza animale, si rende colpevole di crimini contro gli animali in modo sistemico e strutturale per le seguenti ragioni inappellabili:

  • COMPLICITÀ CON L'INDUSTRIA FARMACEUTICA E LA VIVISEZIONE: La Medicina si rende direttamente complice dell'industria farmaceutica e della vivisezione, sostenendo e legittimando pratiche di estrema crudeltà e violenza verso gli animali in nome della "scienza" e del "progresso medico". La medicina "ufficiale" dipende in modo quasi totale dai farmaci prodotti dall'industria farmaceutica, farmaci che vengono "sviluppati" e "testati" attraverso la vivisezione, ovvero attraverso la tortura e l'uccisione di milioni di animali in laboratori di tutto il mondo. La medicina "accademica" promuove e incentiva la ricerca animale, finanziando progetti di vivisezione, pubblicando studi basati su esperimenti sugli animali, formando generazioni di medici e ricercatori indottrinati alla "necessità" della sperimentazione animale. Questa complicità strutturale e ideologica con l'industria farmaceutica e la vivisezione è una forma di responsabilità morale e materiale che rende la Medicina direttamente colpevole di specismo e di sostegno attivo alla violenza contro gli animali. La Medicina, invece di curare e proteggere la vita, collabora attivamente con un sistema industriale di morte e sofferenza! ORRORE!

  • NORMALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE NELLA RICERCA: La Medicina normalizza sistematicamente la sperimentazione animale nella ricerca, presentandola come "metodo scientifico" "indispensabile", "inevitabile", "insostituibile", e occultando o minimizzando la sofferenza e la crudeltà inflitta agli animali nei laboratori, l'inattendibilità dei risultati ottenuti sugli animali per la salute umana, e l'esistenza di metodi di ricerca alternativi, eticamente superiori e scientificamente più validi. La formazione medica indottrina gli studenti alla "validità" della sperimentazione animale, senza presentare in modo adeguato le alternative etiche e senza stimolare un pensiero critico sulla questione. La comunicazione scientifica "mainstream" diffonde in modo acritico i risultati della ricerca animale, senza menzionare i limiti e i bias metodologici legati all'utilizzo di modelli animali, e senza dare spazio alle voci critiche e antispeciste. I media "mainstream" ripetono acriticamente il mantra della "necessità" della sperimentazione animale per la salute umana, senza informare il pubblico sulla realtà della vivisezione e sulle alternative etiche disponibili. Questa normalizzazione ideologica della sperimentazione animale è una forma di disinformazione e propaganda specista che impedisce un dibattito pubblico informato e consapevole sulla questione, rafforza il monopolio del paradigma specista nella ricerca medica, e ostacola l'emergere di una medicina etica e antispecista. La Medicina, invece di promuovere il progresso scientifico, perpetua un sistema di ricerca obsoleto, cruento, e scientificamente fallace! INACCETTABILE!

  • PRIORITIZZAZIONE ANTROPOCENTRICA DELLA SALUTE UMANA SULLA BIODIGNITÀ ANIMALE: La Medicina prioritizza sistematicamente e in modo assoluto la salute umana sulla biodignità animale, giustificando e legittimando ogni forma di sfruttamento e violenza verso gli animali in nome del "bene supremo" della salute umana. Questa visione antropocentrica e specista considera gli animali come "mezzi" a disposizione dell'uomo, privi di valore intrinseco e di diritti fondamentali, e sacrificabili a piacere per il presunto "bene" dell'umanità. La sofferenza animale viene considerata "un costo accettabile" per il progresso medico, la vita animale viene valutata inferiore alla vita umana, e la biodignità animale viene completamente ignorata e negata. Questa prioritizzazione specista della salute umana è una forma di discriminazione etica che legittima la violenza e l'ingiustizia verso gli animali, nega il principio di uguaglianza morale tra tutti gli esseri senzienti, e perpetua una visione distorta e incompleta del rapporto uomo-animale. La Medicina, invece di curare con compassione e rispetto, sfrutta e sacrifica gli innocenti in nome di un "bene" ipocrita e parziale! VERGOGNOSO!

  • MANCANZA DI TRASPARENZA E CONTROLLO ETICO NELLA RICERCA ANIMALE: La Medicina manca di trasparenza e di controllo etico adeguato nella ricerca animale, ostacolando l'accesso del pubblico alle informazioni sugli esperimenti sugli animali, proteggendo i laboratori di vivisezione con il segreto e l'opacità, e affidando il "controllo etico" a comitati interni e autoreferenziali, privi di reale indipendenza e potere di verifica. Questa mancanza di trasparenza impedisce la valutazione pubblica della "necessità" e della "validità" della ricerca animale, ostacola il controllo democratico sull'utilizzo di fondi pubblici per la vivisezione, e protegge i vivisettori da eventuali responsabilità e sanzioni per le violazioni etiche e normative. La mancanza di un "controllo etico" indipendente ed efficace rende illusoria la "tutela" degli animali nei laboratori, permette abusi e violazioni senza conseguenze, e perpetua un sistema di potere opaco e autoreferenziale che sfugge al controllo pubblico e democratico. La Medicina, invece di garantire trasparenza e responsabilità, si trincera dietro il segreto e l'opacità per nascondere la verità sulla vivisezione! IPOCRITA!

  • INERZIA NEL PROMUOVERE ALTERNATIVE ETICHE ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE: La Medicina mostra una colpevole inerzia nel promuovere e adottare alternative etiche alla sperimentazione animale, ostacolando lo sviluppo e la diffusione di metodi di ricerca "cruelty-free", investendo in modo preponderante nella ricerca animale "tradizionale", sottovalutando o ignorando i risultati positivi ottenuti con le alternative etiche, e resistendo al cambiamento di paradigma verso una medicina più etica e scientificamente avanzata. Questa inerzia specista rallenta il progresso scientifico, impedisce l'adozione di metodi di ricerca più efficaci e affidabili, perpetua la sofferenza inutile di milioni di animali nei laboratori, e ostacola l'emergere di una medicina veramente "umana" e rispettosa della vita. La Medicina, invece di abbracciare il futuro etico e scientifico, si aggrappa al passato cruento e obsoleto della vivisezione! INCOSCIENTE!

  • COLPEVOLE INERZIA NEL PROMUOVERE LA "MEDICINA ONE HEALTH" E CAMPAGNE DI PREVENZIONE ETICA E ANTISPECISTA, SPECIALMENTE IN AMBITO ALIMENTARE: La Medicina manifesta una colpevole inerzia e un grave disinteresse nel promuovere e adottare l'approccio "One Health" (Una Sola Salute), che riconosce l' interconnessione inscindibile tra la salute umana, la salute animale e la salute ambientale, e che propone un approccio integrato e multidisciplinare alla prevenzione e alla cura delle malattie, basato sul rispetto per la vita in tutte le sue forme. Questa mancata adesione alla "Medicina One Health" è una manifestazione di specismo e di visione antropocentrica miope e pericolosa, che ignora le cause profonde di molte malattie umane legate allo sfruttamento animale e alla distruzione ambientale, privilegiando un approccio "curativo" e "farmacologico" limitato e parziale, piuttosto che un approccio "preventivo" e "olistico" veramente efficace e sostenibile. La Medicina "mainstream", inoltre, non sembra minimamente interessata a promuovere campagne di prevenzione delle malattie, specialmente nel campo dell'alimentazione, né a sensibilizzare il pubblico sui rischi per la salute umana e animale legati al consumo di prodotti di origine animale e allo sfruttamento animale, né a promuovere stili di vita etici e antispecisti. I media pubblici, come la RAI in Italia, non vengono utilizzati in modo adeguato per diffondere messaggi di prevenzione etica e antispecista, per informare il pubblico sulle alternative alimentari vegetali salutari e sostenibili, e per promuovere una cultura della salute veramente "integrale" e "rispettosa" della vita. Questa colpevole inerzia nella prevenzione e nella promozione della "Medicina One Health" è una grave omissione etica e professionale che danneggia la salute umana, la salute animale e la salute del pianeta, e che perpetua un sistema medico specista e antropocentrico! La Medicina, invece di "prevenire è meglio che curare", sembra preferire "curare" le conseguenze di un sistema malato, piuttosto che "prevenire" le cause profonde! ASSURDO!